Una scogliera, Rutilio Namaziano e un fanatico

Interrompiamo brevemente il lungo periodo di pigro e impegnatissimo silenzio per postare un video, dietro illuminazione del caro e soprattutto dolce Bakakura, cui restituisco una cortesia.

Quest’oggi abbiamo un mediocre attore nel ruolo dell’ultimo scrittore classico (siamo nel V secolo d.C.) che, da buon pagano, attribuisce la decadenza dei suoi tempi ai cristiani. Dal film De reditu.

La minaccia finale è qualcosa di straordinario. Se non avete avuto voglia di guardare il video, eccola qui:

“[…] Giuro, cristiano, in nome delle migliaia di assassinati dagli imperatori vostri e della gente che sapeva di morire e basta con poca o nessuna speranza di qualche rinascita o paradiso, ti giuro che per quanto sta in me farò di tutto per fermare questa rovina che voi, ciechi e sordi, per finta o follia, vi ostinate a non voler vedere… o peggio, che siete contenti di vedere.”

Ricordo una frase di Bertrand Russell: Se un filosofo è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero che non c’è, un teologo è l’uomo che riesce a trovare quel gatto. Quindi, ricapitolando, i fanatici ‘trovano’ gatti inesistenti alla cieca e non vedono i burroni. Tutti piccoli malfunzionamenti che torneranno utilissimi a noi atei. ^_^

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