A volte mi capita di desiderare che gli amici abbiano un po’ più di tempo per me, solo e soltanto per me. Succede di stufarsi di fare la coda dietro tutti gli altri sconosciuti che si contendono le persone con cui condividiamo i momenti migliori…perchè, quando il nostro migliore amico sta con un altro, sembra che cambi faccia, che diventi un’altra persona. E quindi pensiamo che solo noi lo conosciamo per quello che è davvero, che lui è nostro, che noi siamo i suoi preferiti, anche se a volte è costretto a farci mettere in fila.
In realtà quelli che si mettono in fila con noi non sono altro che tanti avvoltoi che cercano di strappare dall’amico il brandello più succulento. E noi con loro.
Credete che non sia vero? Forse allora siete di quelli che non stanno mai da soli, che hanno un gruppo all’interno del quale tutti sono allo stesso grado di intimità l’uno con l’altro. Forse non avete un migliore amico.
Ma se siete di quelli che non riescono a mantenere più di un amico ogni tanto – proprio a causa di questa gelosia – , o semplicemente di quelli che amano stare con una sola persona alla volta, allora sapete di cosa parlo. Quando il vostro amico vi dice che deve scappare, che non può rimanere tutto il giorno a parlare con voi, perchè altri amici – che non siete voi – lo aspettano per divertirsi…beh, non potete dire che non vi è mai successo.
Ci siete rimasti male? Ne sono quasi sicura. Anche a me dispiace essere solo un pezzettino minuscolo delle vite che toccano la mia, eppure è inevitabile: gli amici non esistono per noi, nè noi esistiamo per loro. Hanno una vita dalla quale noi saremo per sempre esclusi, per quanto possiamo considerarli parte di noi.
Questo tipo di connessione esiste solo tra genitori e figli. Solo che i genitori non ci scelgono.
In particolare, una cosa che fa male è sapere quanto possano essere indipendenti gli amici – e quanto invece possiamo diventare dipendenti da loro. Ad inizio estate, per esempio, io penso sempre che non camperò felicemente senza vedere la mia classe e le mie pochissime amiche. L’errore che faccio sempre, però, è quello di pensare che gli altri mi vogliano bene allo stesso modo…cosa impossibile, se mi conoscete. Ma ci spero sempre, e in questo non sono affatto razionale.
Dicevo. Dicevo che non sono al centro della vita di nessuno, quindi che diritto ho di sentirmi infelice quando i miei amici mi raccontano quello che faranno durante le vacanze? Non dovrei essere contenta per loro? Sì che dovrei, e lo sono. Però non è la sensazione dominante.
La sensazione dominante è la consapevolezza che se non ci fossi non cambierebbe nulla. Dopotutto, cosa ho fatto di straordinario nella mia vita?
Ora sorrido, perchè ho appena scritto, senza riflettere, la frase pronunciata da Giulio Cesare di fronte ad una statua di Alessandro Magno, prima dei suoi folgoranti successi. Giulio Cesare!
Più terrificante di tutto è la paura di essere dimenticata. Io me lo sento che sarà così: finchè sarò fra i piedi, qualcuno mi sopporterà e si ricorderà che ci sono. Trasparente, noiosa, ma ci sono. Poi, quando non sarà indispensabile mantenere i rapporti, io smetterò di esistere nelle menti e nei cuori di coloro che mi giuravano che mi avrebbero ricordata. Lo so che andrà tutto male, lo so, lo so, lo so.
Eppure, come ho detto, la speranza resta. Forse esiste una persona per cui significo qualcosa. Magari riuscirò a sopravvivere all’estate…
Ecco, se perdessi la fiducia nell’impossibile sarebbe tutto più facile. Smetterei di soffrire per tutte le persone che mi illudono e poi non tengono fede alle loro stesse parole. Persone ottuse, perchè non capiscono che così starò peggio di prima, e vigliacche, perchè non hanno il coraggio di farmi male prima che sia troppo tardi, e mi fidi…
Sto facendo la vittima? La risposta è no. Questo è il mio blog e non vi costringo a leggerlo. Inoltre, questo post non è indirizzato a nessuno. Sto solo cercando di farmi coraggio…di prepararmi all’ennesimo dispiacere. E, se sto ancora qua a scrivere su un blog proprio niente male, il coraggio ce l’ho in abbondanza. Mi sento così vecchia, come se avessi già visto quanto di più orribile la vita potesse propormi. Eppure so che questo non è niente, perchè le delusioni più grandi devono ancora arrivare…perchè quest’anno ho la sensazione di avere qualcuno che mi vuole bene, e quando mi butterà via sarà difficile ricominciare daccapo. Aspetto che la barca affondi.
All’uomo non capita nulla che dalla natura non sia stato formato a sopportare.