Idee su “Girlfriend from Hell”, di Germano M.

So che da me ormai ci si aspettano solo recensioni di emerite porcherie, ma Fortuna volle che, per una volta, trovassi un gran bel romanzo, lo leggessi di gusto e fossi persino presa da entusiasmo all’idea di parlarne con voi. Però devo informarvi che mi sono persa tutti gli inside joke sul cinema del romanzo, riferimenti a roba che sentivo per la prima volta.
Quanta ignoranza.Grover

Girlfriend from Hell, d’ora in poi GfH, fa parte del progetto Survival Blog, “un esperimento di scrittura collettiva a puntate, nato il 26 novembre 2010 e conclusosi pochi mesi più tardi”, a febbraio 2011.
La sinossi, a cura dell’autore, è la seguente.

Anno 2015. La Gialla, un morbo che tramuta gli esseri umani in bestie antropofaghe, dall’Asia si è diffusa in quasi tutti i continenti, innescando una spirale di violenza che ha causato decine di milioni di morti.

Poche nazioni si sono salvate, spesso ricorrendo a metodi coercitivi estremi per salvaguardare la parte sana della popolazione e per mantenere una parvenza di società civile, costantemente assediata dalla paura e dalla disillusione, dalla povertà e dal rischio di infezione.
Ma c’è qualcuno che è riuscito a scamparla, allontanandosi, rifugiandosi in luoghi remoti, aspettando che la pandemia e la follia collettiva dei governi finiscano con l’annientarsi a vicenda.
I pochi superstiti lottano ogni giorno per sfamarsi, per evitare il contagio e non restare vittime degli infetti e dei razziatori, affrontando un futuro incerto e senza scopo apparente.
Internet è ancora in piedi, permettendo di scambiare informazioni non sempre utili o veritiere.
Chi può, affida alla rete le proprie memorie: un diario degli eventi che hanno condotto la specie umana alla catastrofe.
Questa è la storia di uno di loro e della sua donna.
Prima che tutto questo iniziasse, era solo un blogger. Il suo nome è Hell.

Apocalissi a go-go, insomma. Proprio il mio genere — almeno quanto i supereroi.
Il romanzo è lungo circa centottanta pagine ed è diviso in sezioni e capitoli rispettivamente a seconda dell’anno e del giorno in cui il protagonista, alter ego dell’autore, aggiorna il proprio blog, B&N. Trattandosi di articoli, sono presenti immagini e link esterni, per esempio a video e altri post legati al Survival Blog. Post tipo questo e questo e video tipo quest’altro, per intenderci.
Che io ho dovuto recuperare separatamente, visto che non leggo su tablet.
Questa è stata l’unica nota di fastidio, per quanto l’idea di rendere il libro quanto più simile a un film sia ottima.

La prima sezione, il prologo, è ambientata nell’ultimo anno di aggiornamenti. Dopodiché si riparte in ordine cronologico dal 2012, in cui tutto è iniziato.

Se non avete letto il libro, qui sotto ci sono degli assaggi, in modo che possiate farvene un’idea. Sennò saltate alle conclusioni!

Estratti (senza tanti spoiler)

1. L’incipit. Come detto, la foto è incorporata nel testo.

Prologo.

4 Dicembre 2015

gfh1

Non sono ancora leggenda. Ma ci sto lavorando.
Lei accarezza il pancione, accanto a sé il fucile. Non lo lascia mai. E neanch’io.
Non ho imparato a usare altre armi da fuoco. So maneggiare solo quella. E so come preparare le cartucce a pallettoni. Ricordino di un’infanzia felice e di un amicoche aveva per padre un cacciatore.
Oltre che tirare alle lepri, tiro ai Gialli. Non c’è tutta questa differenza, dopo tre anni.
Ero qui a riflettere. Non ho mai creduto alle streghe, ma se gli infetti esistono e io mi trovo qui con lei, e fuori c’è la fine del mondo, vuol dire che esistono anche loro.
Le streghe, da tempo immemore, sono quod ubique, quod semper, quod ab omnibus creditum est.
Oppure ho solo visto troppi film.
Comincio a essere stanco.

YouTube è ancora in piedi, come un altro 40% della rete. Nulla di stupefacente. Romero aveva previsto tutto, quel gran bastardo. Chissà che fine ha fatto. Immagino sia corso verso i gialli, abbracciandoli. Avrà pianto di gioia. Quelli avranno sputato bile nerastra e finito col mangiarselo crudo. Gran bell’incontro.
Anche YouPorn è online. Nelle ultime ventiquattr’ore ci sono stati ben trentadue upload. Il problema è che non ci sono più filtri. La gente sta caricando di tutto. Roba da far vomitare i porci. Statene lontani, o finirete col fottervi il cervello.

2. Dal primo capitolo. I Gialli attaccano i grandi magazzini Harrods, a Londra.

Faccio appena in tempo a prendere il tablet che sento Zooey urlare.
Quel figlio di puttana stempiato sta tornando.
Non ci sto a pensare troppo. Mi rialzo. Lo impugno con entrambe le mani, come fosse un vassoio. E, quando si avvicina, colpisco. Forte, da destra verso sinistra. La testa del bastardo nel mezzo della traiettoria.
Botta secca, che in quello spazio enorme pieno di espositori di cristallo fa un rumore del diavolo.
L’infetto finisce a terra, ma si muove ancora.
Gli sono subito sopra, a cavalcioni, sul torace. Tenta di mordermi mani e braccia, persino le ginocchia, attraverso i jeans. Tutto quello che può.D’istinto gli ficco la tavoletta in bocca.
Poi, di seguito, un altro istinto: colpire il tablet con l’avambraccio, gravandoci sopra, con tutto il peso.
Sessanta chili contro cento… spingo una, due, tre volte.
Si sente un doppio CRACK.
Il primo è mascella e osso del collo. Due in uno. Il secondo è lo schermo dell’iPad. S’è incrinato. Merda.
Bestemmio.
Zooey mi guarda come fossi un alieno.
Devo dirle qualcosa, subito. Me ne esco con un «Gimme some sugar, baby.»* pronunciato con tutta la convinzione di cui sono capace. Cascherà ai miei piedi. Sicuro.
«Uh?» si limita a fare lei, inarcando un sopracciglio. Non è spiritosa… No davvero.
A volte, sono proprio un coglione.

*Dammi un po’ di zucchero, baby. Epica battuta pronunciata da Bruce Campbell (Ash) ne L’ARMATA DELLE TENEBRE (1992) di S. Raimi. [Nota dell’Autore.]

3. L’explicit. L’aveva detto, che prima o poi avrebbe smesso di aggiornare il blog!

Queste ultime parole, infine, sono per voi che leggete e resistete. Ha tutta l’aria di essere un addio:

Siete come cervi.
Sbrigatevi a crepare.


[Canzone scelta dall’Autore. Vi linko il video ufficiale, che ovviamente scomparirà poco dopo la pubblicazione di quest’articolo.]

Cosa ne penso

Poco da dire, GfH è bello. Anzitutto perché è scritto con cura e rispetto di chi legge: linguaggio giusto per ogni situazione (che significa anche nessun problema a infarcire i discorsi di volgarità), non una parola di inforigurgito (anche se molti avrebbero preferito pagine di “spiegoni“, ho letto), azione quanto basta e soprattutto realismo.
La prima scena politically incorrect è quella in cui Hell, urlando, salta addosso a una ragazza che gli pare infetta e le spacca il naso a pugni.two
Ommioddio
, non si picchiano le donne! Nemmeno per sbaglio!
La cosa migliore è che questa violenza risulta anche abbastanza inutile, visto che la ragazza era venuta ad annunciare l’arrivo dei soccorsi. Indovinate qual è il suo destino? Coff coff.
Quindi un applauso per la brutalità. E uno per il protagonista: sono stata dalla sua parte fin dal gestaccio davanti alla telecamera di sorveglianza di Harrods — figurarsi poi con la scena “movimentata” del bacio e delle sue conseguenze. In un corridoio. Un duro!

Infine, fra i tratti positivi ne aggiungo uno personale. Durante la lettura gran parte dell’emozione era suscitata dal fatto che il protagonista fosse un mio collega – un tantino più professionale, senza dubbio! –, che la sua compagna fosse una delle mie celebrità preferite e che la trama prevedesse una riunione coi suoi amici della rete, tutta gente che io stessa leggo. Era un po’ come guardare un film di cui conoscevo personalmente gli attori.

Zooey Deschanel. Si riconosce da occhioni, frangetta e aspetto sbarazzino.

Zooey Deschanel: occhioni, frangetta e aspetto sbarazzino. Ha interpretato Trillian nel pessimo The Hitchhiker’s Guide to the Galaxy.

Se proprio devo dirmi dispiaciuta di una cosa, ce ne sono due.
La prima è che non c’è risposta quando Hell si chiede

È possibile che [i Gialli] siano a tal punto convinti di essere qualcuno o qualcosa, da divenire quello in cui credono?

La seconda è che non si sa come finiscono le vite dei personaggi. Voglio dire, Hell e Zooey aspettano un bambino!Vogliamo vederlo morire per coerenza!
Certo però che concludere con la nascita o la morte del pargolo sarebbe stato inappropriato. E quindi bene così!

Dettaglio

Hell cita Eraclito, prima di scatenare il putiferio.

questo cosmo
lo stesso per tutti
non un dio
non un uomo
lo fece
era sempre
è
sarà
fuoco sempre vivente
che a misura divampa
e si estingue a misura

***

L’Autore

Germano M. amministra il blog di cinema Book and Negative, che trovate nella barra dei consigliati qui a destra.
Fra gli spin-off di Due Minuti a Mezzanotte e il Survival Blog, ha pubblicato solo ebook di qualità – e no, nessuno mi paga per dirlo. Ma forse voi nemmeno credete che sia possibile essere oggettivi. Be’, allora dovete leggere il libro. 😀
Se volete coerenza, è la persona giusta.

Altro

L’indice delle recensioni, diciannove esclusa la mia, è su Book and Negative.
L’avrei commentato, se solo i meccanismi per farlo non creassero problemi a me e al mio account WordPress.
La chiamarono L’Invisa (all’informatica).

10 thoughts on “Idee su “Girlfriend from Hell”, di Germano M.

  1. Ciao.
    Lieto che la mia Ragazza ti sia piaciuta. 😀 L’ho scritto in un periodo piuttosto complesso, per cui, al di là dei risultati (che comunque mi fanno piacere) è un libro a cui sono legatissimo, più di tutti gli altri.
    Grazie mille.

    Per ciò che concerne l’aspetto tecnico… ovvero la difficoltà che hai nel commentare: nel database del mio blog risultano 2 account a tuo nome, ma nessun commento.
    È probabile che tu sia capitata in un vecchio bug che non sono riuscito a eliminare del tutto. ^^
    Potrei provare a fare piazza pulita dei suddetti account, e vediamo che succede. Tu potresti loggare con twitter o fb, ora è possibile e funziona, è già stato testato ampiamente.

    A presto. 😉

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  2. Era ora che ci fosse qualcosa di nuovo e di buono! Una curiosità: il signor Germano M. l’ha pubblicato su ebook o è in vendita in libreria?

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  3. Gli estratti mi son piaciuti, lo leggerò. La citazione da l’Armata delle Tenebre con sequitur di “A volte, sono proprio un coglione” mi ha ucciso XD

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  4. Pingback: Il lato positivo del finale » | Book and Negative

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