The Versatile Blogger Award

Interrompo il silenzio depresso arrivato insieme al nuovo anno scolastico perché dacqu di Storie e Personaggi mi ha conferito il Versatile Blog Award.
Orsù dunque! Gonfiare un po’ il petto non ha fatto mai scoppiare nessuno, no?

A patto di non essere un pettirosso, certo.

Affinché il premio passi di mano in mano fine alla fine dei tempi, dovrò a mia volta nominare qualche vincitore.
La regola sarebbe di trovarne quindici, ma io con quindici persone non ho mai parlato nemmeno nella vita reale. L’Onore di Tale Nomina verrà pertanto spartito tra pochi eletti dalle spalle larghe, che confido non se ne faranno schiacciare.

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Costoro sono scelti secondo i seguenti criteri: il fatto che non mi sia persa alcun loro articolo, non importa cosa mi accadesse attorno; il fatto che siano al corrente della mia esistenza; il fatto che mi senta abbastanza coraggiosa da andare sul loro blog e scrivere “ehi tu, parlavo di te perché ti leggo sempre e non mi bastava inserirti nel blogroll! Vieni a vedere!”.

Dunque condoglianze congratulazioni a:

Ballando sui campi minati, che si sarebbe meritato migliaia di premi solo per il motto: “Dedicato a tutti quelli che stanno scappando”. E poi ha ormai raggiunto il venticinquesimo mese d’età, è rassicurante sapere che è ancora lì al suo posto.

Coscienza, se non s’era capito! Sarebbe bello se questo posto avesse lo stesso equilibrio fra tematiche di Zenoraptor.

Hendioke, che a dire il vero ho conosciuto prima come commentatore e poi come scrittore. Se dovessi dire cosa mi aspetto di buono dal Web, risponderei “i suoi Alternauti“.

E questa è fatta.
Mi resta da dire sette cose su di me, credo scegliendole fra quelle che non vi aspettereste. Quindi andrò a caso.

  1. Finora ho pianto solo due volte in modo spontaneo: guardando l’anime Clannad e all’ultima lezione della professoressa di lettere del biennio. Sedici anni, una reputazione da dura e mi ritrovai a singhiozzarle sulla spalla.
  2. Se provo un’emozione forte, me lo segno. Ho tre tipi di diario: per la felicità, per la tristezza e per la rabbia. I primi due sono inutili, il terzo è così vissuto che ormai le pagine stanno insieme grazie a sputo e preghiere.
  3. Sono convinta che, se avessi troppo tempo libero, svilupperei una qualche ossessione, mania o in generale un disturbo psicologico. Per questo sono sempre occupatissima in attività che magari nemmeno mi riescono bene. L’ultima? Memorizzare la Ogura Hyakunin Isshu, una raccolta di cento brevi poesie giapponesi.
  4. Da bambina pensavo che sedendosi a tavola per i pasti si perdesse momentaneamente il proprio ingegno; tuttora mi pare che gli occhi di chi mastica contengano il vuoto cosmico. Volgarità al massimo livello.
  5. Nell’estate dei miei dieci anni mi si sciacquò il cervello: lessi I promessi sposiL’amore e il potere, di… Bruno Vespa. Senza dubbio fu allora che persi la favella.
  6. Mi piacciono le occhiaie.
  7. Leggo molto più volentieri fiabe e favole che romanzi e saggi. Non c’è libro che mi abbia insegnato di più delle Mille e una notte.

Ecco fatto. I nominati, se hanno voglia, seguano il mio stesso procedimento.
A fra qualche giorno con un articolo un po’ più serio.

***

EDIT: Hendioke mi ha riassegnato il premio! 😀

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