Quattro chiacchiere (2): i Telepredicatori

Ricordate questo articolo? No? Beh, meglio così. Oggi facciamo il bis.

Come al solito, ho dovuto moderare i termini. Però sono rimasta abbastanza soddisfatta di come ho espresso la mia opinione, per cui eccola qui. ^_^

I “telepredicatori”

In televisione – più che in altri tipi di ‘spettacolo’ – tutti sono critici e quasi nessuno sa di cosa parla.

Lo riconosco, poche sono le persone con una volontà abbastanza ferrea (altrimenti detta ‘ostinazione’) da sviluppare uno spirito critico. Meno ancora sono coloro che lo creano studiando e non solo speculando.

Per esprimere giudizi serve analizzare, e per analizzare bisogna avere dei criteri di base. Se questi criteri non sono razionalmente motivabili, non parliamo di critica, ma di capricci.

Concretizziamo. “Questo libro è brutto”  non è una critica utile. “Questo libro è brutto perché è noioso” è meglio, ma non soddisfa un ascoltatore attento. “Questo libro è noioso perché in cento pagine è stato descritto un semplice comodino” è di rilevante utilità. La perfezione, infine, sarebbe simile a: “Questo libro è noioso perché il prologo dura fino a metà tomo e si conclude con un paragrafo spaventoso: «In questa piccola introduzione abbiamo voluto descrivere la posizione di un singolo comodino. Ma come cambieranno le cose nella percezione dei nostri eroi se su questo futile oggetto porremo un vaso di fiori freschi? N.B.: i protagonisti saranno svelati nell’ultimo capitolo, così da aumentare la suspense”.

Dunque, una buona critica dev’essere accuratamente contestualizzata e convalidata da prove. E io non vedo una tale onestà in televisione.

Non posso vederne in un discorso palesemente portato all’eccesso solo per colpire una larga fetta di pubblico – e pronunciato nel posto sbagliato al momento sbagliato, per giunta. Naturalmente mi riferisco all’orazione di Celentano all’ultimo Festival di Sanremo, ma voglio estendere il discorso a ogni tipo di spettacolo così seguito.

È una forma di demagogia, a mio parere. Il pubblico che segue un concorso di musica (cioè mezza Italia) non è, per la stragrande maggioranza, colto abbastanza da sostenere un’arringa ideologica. Non senza esserne pilotato come il più rozzo degli ignoranti.

In generale, quello che io vedo è una persona molto amata dai telespettatori che esprime idee banali e poco ragionate nel modo più polemico possibile su un argomento a caso, a patto che sia popolare. E naturalmente non incontra nessuna opposizione durante lo spettacolo. Poi, come al solito, il pubblico si divide in sostenitori (i “Buoni”, difensori di tutto ciò che è bello e giusto), detrattori (i “Cattivi”, invidiosi cronici) e indifferenti. Bene o male, tanto i sostenitori quanto i detrattori stanno al gioco dell’oratore: gli fanno pubblicità. Gli indifferenti, al contrario, senza volerlo ne causano l’affogamento.

Quindi evviva chi sa astenersi dal dare importanza alle polemiche da studio televisivo e ai piccoli uomini che le fomentano.

Con ciò, ho capito che, per il bene mio e di molti, non devo darmi al giornalismo. Ma, ripeto, questa rubrichetta serve soprattutto a sentire le opinioni di chi mi legge… quindi, a voi la parola!

10 thoughts on “Quattro chiacchiere (2): i Telepredicatori

  1. Uhm… Celentano, è vero, è una barca in mezzo al bosco: non c’entrava assolutamente nulla con Sanremo, ma la RAI se l’è cercata: si sa com’è Celentano, si sa che dice ciò che pensa, anche se inerente al contesto. Non possono lamentarsi: loro l’hanno voluto e l’avranno pagato fior di quattrini. I Sostenitori sono fan sfegatati che tre volte su cinque non sanno di cosa sta parlando. I Detrattori la maggior parte delle volte hanno ragione su di lui. Eppure, un Vescovo lo appoggiava, un politico no. Questo è ciò che mi viene da pensare: ?

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    • Mah, non ho nulla da obiettare, è questione di punti di vista e “simpatie”, visto che non c’è nulla di più su cui indagare. Solo, non vedo la differenza tra vescovi e politici. E mi piacerebbe che un cantante restasse nell’angolo di mondo che si è scelto, invece di invischiarsi in faccende spinose: non tanto perché può non essere in grado di gestirsi, quanto per l’ascendente che ha sul suo pubblico. Se Celentano dicesse di votare A alle tali elezioni, quanti dei suoi ammiratori più fanatici seguirebbero il consiglio? È abuso di potere, insomma.

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  2. Ho letto i vostri commenti e li ho trovati molto sensati e li condivido pienamente.Aggiungo solo un mio pensiero:…più di una volta Celentano ha fatto delle apparizioni televisive ,ma è sempre stato perchè aveva idee da condividere…o ingiustizie da denunciare…o comunque “materiale” su cui discutere (o far discutere).
    A me sembra che questa chiamata a Sanremo lo abbia “costretto” a improvvisare una scaletta di argomenti (su cui “indignarsi”) senza minimamente approfondirli.
    Di certo il predicare contro la chiesa,in maniera così strampalata,non ha fatto che favorirla visto che i problemi che essa ha sono ben altri.
    E’ stato distogliere l’attenzione da grosse “anomalie” (…un impero immobiliare di circa 1200 miliardi di euro…lo IOR che che non dà una trasparenza tale da permettere un controllo sui “soldi che entrano”..
    ..una estrema attenzione ai problemi “venali” che contrasta con lo spirito di povertà assoluta predicato nei vangeli…ecc..ecc.ecc.ecc.) per dirigerla verso il modo in cui sono gestiti 2 quotidiani (..è stato facilissimo rimandare al mittente le accuse di Celentano…lui stesso si è corretto
    già la sera dopo!).
    Non parlo del resto…(Spred = che comunque ora per l’italia è un argomento vitale / Montezemolo/ ecc)..perchè sarebbe fin troppo facile
    (anche per un mediocre come me)…contestare tutte le affermazioni.
    Mi limito a concludere dicendo che forse oggi…nel nostro paese.. manca veramente una nuova “generazione” delle guide “morali” che siano coerenti,sensate,coraggiose,e integerrime in grado di illuminarci la difficile “via” che dovremo percorrere per salvaguardare il nostro paese e tutti quelli che ci vivono (..come direbbe AmnelI : manca qualche moderno Catone).
    Finchè non li avremo,dovremo illuderci che nelle sperticate parole di un improvvisato profeta ci sia nascosta “la strada per il futuro”.

    Gladiumibericum

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  3. Come si fa a essere coerenti se ogni volta qualcuno mette in dubbio ciò che dici? Io posso provarci a difendere la mia posizione sapendo che ho sbagliato ma mi urta. Se dico bianco e il giorno dopo mi accorgo che dovevo dire nero, è brutto dover tornare sulle proprie idee. Ti mette in cattiva luce: ma come, non sei coerente, mica puoi cambiare idea così, Snap. Direi che poteva starci l’arringa di Celentano ma era il momento meno adatto. Può capitare. E non si può pretendere da tutti di essere sempre al passo coi tempi, di capire sempre quando non si deve sbagliare. Capita di andare fuori tema, anche con le migliori intenzioni.

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    • Come si fa a essere coerenti se ogni volta qualcuno mette in dubbio ciò che dici?

      Non c’azzecca niente la coerenza con le contestazioni. Se le tue idee sono razionali puoi provare a dimostrarle vere tramite procedimenti logici, e puoi avere torto come ragione – basta cavarsela con le parole e puoi convincere una persona meno esperta del fatto che la Terra sia piatta con motivazioni apparentemente valide (vedi i legulei e i politicanti di mestiere). Per quanto mi riguarda, non ho ancora conosciuto un essere vivente che non metta in discussione le stupidaggini che sparo – nemmeno il cane è troppo condiscendente -, e devo dire che è un’ottima cosa. Divertente e interessante, e se vinci il dibattito diventi potente e affascinante. 😛

      Io posso provarci a difendere la mia posizione sapendo che ho sbagliato ma mi urta. Se dico bianco e il giorno dopo mi accorgo che dovevo dire nero, è brutto dover tornare sulle proprie idee.

      Allora, tu puoi provare, ma appigliarsi a parole che tu stessa non credi giuste è a dir poco sconsigliabile. Non tanto per motivi etici, quanto pratici: prima o poi tutti capiranno che stai prolungando il dibattito per pura testardaggine e ti schiferanno. Giustamente. Per la faccenda del bianco e nero, le persone che contano apprezzano se ti ricredi e riesci a mantenere la testa alta, dicendo perché le tue idee di prima erano sbagliate. Il punto è non diventare schiavi di coloro che ci fanno cambiare idea: sbagliare non ti mette in condizione d’inferiorità. Oddio, sempre che lo sbaglio sia puramente ideologico, perché, se combini qualche disastro, se ne discute eccome.

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  4. Ciao,
    …io quello che volevo esprimere su Celentano,l’ho già detto nel precedente e-mail.
    Ma per una volta (..attirandomi le ire dell’autore del blog..) voglio andare completamente fuori tema.
    Ragazze (..concedetemi solo per stavolta questo termine..),non posso fare a meno di notare la discussione che c’e fra di voi…e vedo da un lato Kahlan che sempre molto,piacevolmente,spontanea..istintiva…..e,ultimamente,anche “indulgente”..nel giudicare le situazioni.
    Dall’altra parte c’è Amnell,con la sua splendida logica che ultimamente è un po’ meno spietata.
    Personalmente trovo piacevoli le vostre discussioni perché partite da punti di vista diversi..ma dialogate.
    Io leggo su pochissimi blog..ma spesso vedo che la persona che “regge” il blog dice una cosa..e le altre,spesso,non fanno altro che darle ragione (..o discostarsi di pochissimo..) ..con risposte che,in alcuni casi, non sono più lunghe di 2 righe.
    Questi Blog (..su alcune discussioni..) sono molto “monocorde”…e per quanto riguarda i commenti (..a me piace molto dialogare..) …anche noiosi.
    Io penso che entrambe siate una ricchezza per il blog (..che già e molto “speciale” di suo…)..perchè rendete
    vari e interessanti i commenti..e soprattutto dite cose nuove(..anche rispetto allo stesso post..).
    Ora…dopo aver espresso una personalissima (..e discutibile..) opinione me vado,essendo andato completamente “fuori tema”, in punizione dietro la lavagna.
    Ciao a entrambe,
    Gladium

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    • Secondo me il bello dei blog in cui si parla di idee, come il mio, è questo: si discute e si cerca di trovare soluzioni. E quindi, in questo genere di blog più che in ogni altro, c’è bisogno di quanti più commentatori possibile. Andare Off Topic è tanto facile quanto piacevole, nessun problema! ^_^
      Grazie per essere tornato, Gladium!

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  5. È sempre un piacere sentire la tua opinione, Gladium ^^
    Comunque.. Credo tu abbia ragione nel dire che molte persone giudicano positivamente il cambio di opinione se giustificato, ma io la vedo in modo diverso: se cambio idea una volta, ok, può andare. Ma metti che pensi bianco, per un momento pensi nero e dopo torni a pensare bianco perchè ti accorgi che ti sei fatto influenzare troppo e che la tua prima opinione era quella giusta? Io odio fare questa “fine”. Ad esempio, tu riesci sempre a mettermi alle strette e la cosa mi manda leggermente in crisi. Cosa penseresti se cambiassi idea cinque o sei volte?

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    • Penserei che non hai riflettuto abbastanza e proverei a porti delle domande in modo non da farti giungere alle mie stesse conclusioni, ma da farti trovare qualche certezza. Personalmente, non sono queste le cose che mi inducono a pensar male di qualcuno.

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